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Era incerto se scrivere uno articoletto step-by-step o se postare solo le foto di fine lavoro ma ho deciso alla fine di narrare il work in progress, anche per documentarlo un pò.
E’ da un pò di tempo che pensavo di rifare il mio BB Hammond DNA30 non perché non funzionasse bene quanto perché 2 mesi fa mi sono arrivati maschio e femmina M7x0.5 di alibaba e quindi volevo farmi un tazza ad hoc tutta fatta a mano.
Il problema del mio BB semplicemente è che lo avevo fatto, stupidamente, troppo poco spesso (è 20 mm !) quindi in ogni caso un atom da 22 mm avrebbe sbordato e quindi dovevo rifarlo.
Inoltre aveva un grosso difetto, vale a dire che purtroppo l’hammond 1550A ha i lati stretti “in pendenza” e quindi se da un lato il tutto rimane “in piedi” è anche vero che sulla scrivania il tutto fa molto “torre pendente” di Pisa. E siccome io sono senese di Siena, questo non è buono. Sapete come diciamo a Siena ? Meglio un morto in casa che un pisano all’uscio !
Tralasciando questa breve vena ironico-toscana ho deciso quindi di rifare da zero il nuovo BB, partendo proprio da una 1550A.
In questo nuovo “lavoretto” di fatto sto portando avanti due Battery Box, una per me e una per un amico e quindi nelle foto via via ne vedrete apparire due.
Prima di spianare i lati corti ho “abbassato” la profondità dell’hammond, portandola a 24 mm circa contro i circa 26.5 iniziali (tutto senza sportello, chiaramente). Inoltre ho scavato le torrette come di solito faccio per permettere l’incasso dello sportello e liberare un pò di spazio negli angoli.
Dopodiché con la Proxxon MF70 ho spianato le facce corte come vedete qui:
Chiaramente questo ha portato, come conseguenza, una riduzione dello spessore dell’alluminio a centro lato da 1.5 mm iniziali a circa 0.6 mm, come vedete qui:
La riduzione di spessore non comporta niente di preoccapante ma come potete constatare da questa foto dove metto la “nuova” accanto alla “vecchia” si nota bene come una sia pendente e l’altra no:
E mettendo di fianco le due “nuove” ecco che sono ben più dritte:
Per il fissaggio del circuito ho deciso di sfruttare gli switch a bordo del circuito, che sarà un DNA40. E’ la prima volta in assoluto che provo a fare una roba del genere all’interno di una hammond e spero tanto che il risultato sia quello sperato.
Nella foto sopra vedete la foratura e la disposizione: di fatto realizzerò i pulsanti che azionano gli switch al tornio utilizzando come materiale l’ottone in modo da riprendere la tazza e per creare un piacevole contrasto con l’alluminio dell’hammond.
Per poter forare la hammond nel posto giusto e non a caso ho dovuto, sfruttando il datasheet ufficiale di evolv, caddare il tutto accorciando la posizione del display poi dopo averlo stampato 1:1 l’ho attaccato addosso all’hammond per avere una dima di foratura precisa:
Lo switch di attivazione principale avrà una superficie di contatto pari a 7 mm mentre gli altri 2 di 3 mm.
Il DNA, quando tutto sarà finito, si presenterà grosso modo messo cosi:
Quindi in pratica piega a “Z” del flat del display e questo si è reso necessario per accorciare la sua lunghezza totale perché altrimenti non mi ci sarebbe entrato.
Per farlo stare in posizione sfrutterò la novità del DNA40, vale a dire le due alette aggiuntive che portano la larghezza totale del circuito a circa 20 mm, con 2 mm extra per lato da utilizzare per infilarlo in un binario (per esempio).
In pratica, visto in sezione, farò qualcosa del genere:
In grigio scuro vedere le pareti dell’hammond. Le proporzioni sono reali.
In giallo i 3 pulsanti, che dovranno essere fatti in ottone.
In celeste due lastrine di lexan con un binario all’interno del quale alloggerà il DNA.
Una lastra si fissa sul fondo, si fa tutto il lavoro di cablaggio quindi per ultima si mette la lastra superiore fissandola in parete.
Tutto questo per ora è solo puro teoria, è da capire poi se funzionerà veramente oppure no.
L’altra cosa su cui ho lavorato per il momento è appunto la tazza.
Ho fatto una tazza in ottone diametro esterno da 22 mm con la parte che si incassa di 16 mm.
Sopra sporge di 5 mm e dentro la box di 6 mm.
Ho dovuto per forza di cose stare “sopra” di 5 mm perché poi dentro veramente rischiavo di fare le cose troppo precise.
La tazza ha un pin centrale (fatto a mano in ottone) “furbo”:
– è regolabile da sopra con vite a croce (anch’essa realizzata a mano);
– sotto ha una specie di grano forato dove si infila il filo del positivo e girando da sopra (non la vite di regolazione, ma il corpo pin) “tira” il grano sotto e serra il positivo.
Tutto smontato il pin è cosi fatto:
PS Siate clementi nel giudicare che è tutto ancora zozzo di tornio (:D).
Il negativo si fissa sul corpo tazza con grano M3 che è l’unica cosa che ho usato di commerciale.
Qualche foto della tazza:
Dopo aver realizzato un isolante in delrin con maschio M7x05 (che si avvita da sotto) e averlo sigillato/fissato con bicomponente ho provveduto a montare la prima tazza, fissandola anch’essa con del bicomponente:
Come si nota purtroppo in questa Box (la mia personale) la tazza sporge di circa 0.5 mm verso l’esterno lato sportello ma quando ci sarà lo sportello non dovrebbero esserci problemi estetici a riguardo.
Una volta tutto montato con un Russian sopra si presenta cosi, cioè dritta (quindi missione compiuta riguardo questo “obiettivo”):
Aggiungo alcuni dettagli di costruzione:
– la finitura dell’alluminio sarà con scotch brite della 3M: in pratica graffia appena l’alluminio restituendo un effetto simil satin che nasconde (camuffa) i graffi;
– lo sportello sarà in legno, presumo in mogano, spessore 4.5 mm di cui 2.5 mm di sporgenza: quindi la box sarà spessa 26.5 mm circa (contro i 20 dell’attuale, sob :();
– la molla negativo sarà quella del provari, quella argentata che fa miracoli in quanto a qualità del contatto;
– il contatto positivo sarà in rame;
– utilizzerò cavo normale foderato e non rame smaltato per il cablaggio.
Prossimo step: realizzazione pulsanti in ottone e lastre in lexan per il DNA.
Aggiornamento del 25/10/2014
Ho realizzato i due pezzi in lexan (che è una specie di plexyglass che si lavora molto meglio alla fresa) che dovranno sostenere il circuito:
Lo spessore di questi due pezzi è di 2.5 mm e il circuito entra per 1.5 mm quindi rimane circa 1 mm di spessore utile nella zona del binario: non è molto ma considerando la tipologia di materiale e di utilizzo non dovrebbero sussistere problemi di tenuta/durata nel tempo.
Mi sono venuto opachi perché non avevo uno spessore di 2.5 mm e sono dovuto partire da 4 mm e spianare fino a 2.5 mm.
Ho quindi fatto anche i pulsanti in ottone:
Mi ci è voluto un sacco di tempo perché teorie a parte ho dovuto, uno per uno, partire da una certa quota e poi togliere 0.25 mm per volta fino a che non ero soddisfatto.
Però l’importante è che una volta messo tutto in posizione sembrano funzionare bene nel senso che il feedback tattile c’è e il pulsanti non sono troppo “pigiati” quindi non mettono sotto pressione gli switch: questo comporta un piccolo difetto, vale a dire che in posizione di riposo agitando la box si percepisce un leggero tentennio perché un minimo di gioco chiaramente gliel’ho dovuto lasciare.
Qualche scatto dell’assemblaggio parziale del tutto.
Forse entro domani la cablo.
Aggiornamento del 26/10/2014
Poiché avevo la serata libera, l’ho cablata:
Prima di tutto ho stagnato 4 cavi (servono solo 4 cavi in questo modo, urrà !):
Quindi ho saltato i cavi al circuito usando del buon flussante …
… assicurandomi che lo stagno passasse da parte a parte.
Un paio di cavi non sono venuti bellissima, pace.
Dopo averlo saldato l’ho tenuto 10 minuti a bagno maria nell’alcool isopropilico. Lo faccio sempre semplicemente per ripulire il circuito dai residui della saldatura: dopo 10 minuti lo spennello mentre è sempre a bagno per assicurarmi di pulirlo il meglio possibile:
Quindi ho iniziato a cablare, accorciando i cavi quanto basta.
Il pin positivo ho estratto il “grano” artigianale e ho saldato nel buco il filo del positivo e poi girando il pin da sopra con un cacciavite a taglio l’ho messo in tensione per avere un ottimo contatto.
Ho fissato anche il negativo con un grano ad hoc.
Quindi ho messo il distanziale in lexan per il positivo e ho usato come contatto un “tappo da cartelle” (questa definizione me l’ha data chi mi ha regalato una manciata di quei tappini di rame che gli idraulici conoscono bene) e ho saldato il filo positivo batteria.
Quindi ho incollato una molla del provari (ottima molla, iperconsigliata !) e ci ho saldato il filo del negativo. Tutto scoperto, non è bellissimo, pazienza.
Vista da sopra senza batteria si presenta cosi:
Con batteria:
Prima accensione.
Sembra funzionare.
Adesso almeno a questa prima manca il distanziale di protezione dalla batteria, la finiture interne degli incollaggi e lo sportello ma intanto posso giocare con il DNA40.
Aggiornamento del 26/10/2014 (Bis): Press
Oggi ho potuto completare (praticamente) il lavoro, realizzando lo sportello in mogano.
Lo sportello dopo averlo rifinito l’ho messo a bagno maria nell’acetone con paraloid al 6% come ultimamente faccio.
Adesso manca solo il distanziale interno tra telaio e batteria (per evitare che nelle cadute accidentali la batteria finisca addosso al circuito) e poi qualche aggiunta di colla qua e la ma il grosso è fatto.
Qualche foto.
E un breve video:
PS A chi serve: allego il file (serve Open Office) da stampare in A4. La dimensioni del circuito sono REALI fatta eccezione per la distanza display-circuito che nel caso dell’allegato è stata “ridotta” perché ho piegato il flat.
CLICCA QUI PER SCARICARE DISEGNO DNA40
Mi chiamo Michele e sono del '76.
Ho cominciato ad usare la sigaretta elettronica ad inizio 2011 e da allora non ho più acceso una bionda analogica.
A metà 2011 ho iniziato a raccontare la mia avventura nel mondo delle sigarette elettroniche attraverso Esigblog che rappresenta il mio diario personale dove annoto tutte le mie esperienze.
A dispetto di quello che i miei lettori possono immaginare io non sono affatto un esperto di sigarette elettroniche: se è vero che spendo parte del mio tempo libero per scrivere articoli e girare video è vero il fatto che non trascorre giornate intere a documentarmi su tutto quello che riguarda la sigaretta elettronica.
Ed è per questo motivo che i miei video o i miei articoli potrebbero contenere informazioni o notizie non attendibili o prive di fondamento.
Prendi atto di questo e se decidi di continuare a leggermi prendimi per quello che sono ossia un semplice appassionato di sigarette elettroniche.
Grazie, Michele/mc0676/svapators.
bellissima !!!
Spettacolare!
Che altezza di fresa hai usato per pareggiare l’hammond? O sei andato per tentativi?
Comunque attendono altre foto di questa piccolina
Sono andato di lato: l’hammond era appoggiato sul lato lungo, ho messo in perpendicolare l’asse Y e ho fatto avanti e indietro con una normalissima fresa fino a che non toglievo qualcosa anche fino alla parte bassa del lato.
Non so se mi sono spiegato, spero di si anche se temo di no LOL.
Chi ben comincia….
Bellissima…. Attendiamo poi riscontri anche sul famoso DNA40
La descrizione di questa tua ennesima realizzazione è talmente dettagliata che parrebbe semplice realizzarla , ma non per me !
Per cui, sarà un piacere vederla in video quando la userai per i tuoi test.
Che dirti…..SEI SEMPLICEMENTE GENIALE 🙂
Complimenti sta venendo fuori molto bene, ottima la soluzione di spianare i 2 lati corti per farla stare diritta, non vedo l’ora di vedere i prossimi steps .
Mi piace… 🙂
michele se non ti e di troppo disturbo prima di montare il circuito potresti postare una foto con i cavi collegati cosi da farmi un idea grazie…..
cavoli che perfezione nei binari e neii tasti, santa pazienza !!
Oooohhhh, che bella !!! Grazie Michele di esserti ricordato del tuo amico !!! L’aspetterò con ansia. 😀
posso suggerirti due miglioramenti
Se vuoi far diventare il lexan ancora trasparente basta che lo passi velocemente su una fiamma.
per quanto riguarda i pulsanti specialmente quelli del + e- , visto che hanno una lamina in metallo che preme non so se sono isolati internamente e forse ti fanno massa con i tuoi pulsanti, potresti risolvere forando i tuoi pulsanti e inserire nel foro un pezzo di gomma dura cosi risolveresti due problemi uno di non agire direttamente con l’ottone sui pulsanti l’altro di evitare il gioco che anno i pulsanti tra il tuo e l’originale ( anche se cosi fofrse diventerebbero un bel po sensibili).
ciao e complimenti per i lavori che fai
Per il lexan lo sapevo … ma non l’ho fatto LOL 🙁
Per l’altro suggerimento è interessante, ma sicuramente laborioso e non poco 🙁
Cmq non ho problemi di negativo con i 2 switchini nel senso che sono stato molto preciso 🙂
Complimenti sinceri Michele, sono contento che alla fine lo hai preso subito anche Tu, non è poco poter avere a disposizione la documentazione dei tuoi “giochetti” con questo circuito 🙂 il filo in nickel lo hai trovato? mi dici dove?
Ciao notte 😉
Sto per postare su esigforum, per ora uso quello di zivipf, sto aspettando il ni200 dagli states 🙂
Wow…Michi come al solito i tuoi lavori sono arte…bravo… le gratificazioni sembrano sprecarsi con te, ma come si dice “quando ce vo ce’ vo!!”
Un’osservazione ma il cavo che stai aspettando provenienza oltre oceano, non ha le caratteristiche di quello tedesco? io uso il nikel non resistivo 0.28, e il fornitore teutonico garantisce una composizione di 99.5% di Nikel, quello americano 99.6% …insomma siamo li…sbaglio?
Mentre se proprio vogliamo esagerare, un’azienda italiana torinese, ha in catalogo un cavo in Nikel con purezza 99.97 denominato ni270…in spolette da 7.5 metri…
Buon proseguimento con la tua passione, sei un grande…
-Max-
Da quello che vedo anche lo zivipf 99.5% sembra andare bene, poi scriverò nel blog con calma tutto quanto.
Sei il migliore!!! Preciso e molto meticoloso….bravo…
Tieni informati noi tutti di come funziona questo circuito…
Stefano M.
Ho capito come lai pareggiata.
Bellissimo lavoro comunque, quel cap e i pulsantini in ottone sono una sciccheria
Da ex modellista capisco bene il lavorone che hai fatto e in tal proposito no posso altro che dirti BRAVO!!!
Michele … un’ottimo lavoro … come sempre.
Per i rumori dei pulsantini … è difficile reperire delle guarnizioni in plastica simili a quelle usate per il pulsante del Roller?
Son certo che ora non si potrebbero più mettere … solo per info.
Si in teoria si potrebbero fare delle guide in delrin, anche se da fuori non sarebbero bellissime da vedere.
Cmq il rumore si sente se si scuote, altrimenti durante l’uso normale non si percepisce.
http://www.svapamo.it/store/box_mod/box_mod_fai_da_te
Michele gentilmente mi potresti dire se va bene prender queste cose
una scatoletta
un drip cup mav 3 kit
un pulsante
un portabatterie
oras ti chiedo quali cavi dovrei prender (sempre se servono e quanti?
cosa altro servirebbe ( oltre al dna40 )
se volessi anche una BF cosa dovrei prender in più
grazie di cuore per l’aiuto
Il portabatterie lo eviterei come la peste perché seppur comodo è molto limitato nella qualità dei contatti, molto meglio la molla e un contatto positivo normale.
I cavi devi prenderli a specifica, vedi sheet dna (18-22-24 awg).
Per una bf ti serve la boccetta :D.
Ciao Michele domanda come li hai incollati i magnetini?
Loctite Super Attack.
Sappiamo che non te ne frega niente ma ormai con le tue box hai raggiunto un livello tale di manualità che puoi competere con i vari “batteryboxettari” e secondo me li batteresti pure. Questa Hammondina è una vera figata, altro che ZNA o Wapari.
Dovresti pensare a farne qualcuna anche su commissione ma dato che non lo farai, permettimi di farti almeno i complimenti, gran bella realizzazione.
michele con cosa ai fissato il display alla box , comunque complimenti e bellissima bravo.
x ora una microgoccia di loctite.
Ciao Michele, come sempre hai fatto un BB bellissimo, come ti trovi con i pulsanti originali?
Come tatto sono uguali al pulsante esterno oppure sono più “giocattolo”…
Stefano M.
L’attivazione è notevole, corsa breve e gommosamente contrastata.
Gli altri 2 sono + giocattolosi.
Ciao Michele,
mi daresti per cortesia le misure dei pulsanti perlopiu il diametro interno che se trovo qualcuno che ha il tornio vorrei prendere spunto (cioe copiare ) il tuo sistema per realizzarmi (aiutato) una hammond.
Alessandro
Il diametro della zona di contatto di up e down è 2 mm, mentre il fire è 3 mm 🙂
Ciao Michele,
Ho intenzione di fare la mia prima BB, vorrei utilizzare il DNA40. Essendo la mia prima box sono totalmente inesperto e la mia domanda potrebbe risultare stupida. Ho letto dal datasheet di evolv che sono consigliati due cavi diversi: uno da 22 a 18 gauge e l’altro da 28 a 22 gauge. Su internet ho trovato: cavo unipolare di rame rigido con diametro da 1 mm (circa 19 gauge) e un cavo unipolare di rame tefzel con diametro da 0.4 mm (circa 28 gauge). Mi sembravano quelli che si avvicinano di più. Non so cosa significhi tefzel e non so se si utilizza un solo tipo di cavo. Saresti così gentile da indicarmi un cavo adeguato ? Quale hai utilizzato tu ? Sono inadeguati quelli che ho visto su internet ?
Grazie mille.
Leonardo
Io per batteria e potenza uso questo: http://www.conrad.it/ce/it/product/609915/Conduttore-multipolare-1-x-050-mm-Nero-MediKabel-1CB207-Merce-a-metro/SHOP_AREA_17416 (20 AWG) mentre per tutti i pulsanti quest’altro http://www.conrad.it/ce/it/product/486687/Cavo-per-wrapping-1-x-021-mm-Nero-Kabeltronik-370102409-Merce-a-metro/SHOP_AREA_17416.
Quello di rame ho smesso di usarlo perché mi sta sulle pelotas mentre quello 20 awg che ti ho segnalato sopra è piuttosto fino anche se rigido.
Grazie mille, sei stato gentilissimo !
complimenti!! riusciresti a girarmi le dimensioni dei pulsanti che hai realizzato. Io vorrei sfruttare i pulsanti del circuito ma non ne trovo in giro già fatti e pensavo di crearmeli da solo.
grazie
Guarda devo rifarli (a livello di cad) tempo 5 max 10 gg dovrei postare tutto.